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Dizion. 4° Ed. .
CEMBALO, e CEMBOLO.
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CEMBALO, e CEMBOLO.
Definiz: | Strumento da sonare; che è un cerchio d'asse sottile alla larghezza d'un sommesso, col fondo di cartapecora a
guisa di tamburo, intorniato di sonagli, e di girelline di lama d'ottone, e si suona picchiandolo con mano. Lat.
cymbalum. Gr. κύμβαλον. |
Esempio: | Bocc. g. 5. f. 4. Madonna, s'io avessi cembalo, io direi: alzatevi i panni monna
Lapa ec. ma io non ho cembalo. |
Esempio: | E Bocc. nov. 72. 4. Era quella, che meglio sapeva sonare il
cembalo ec. che vicina, che ella avesse. |
Esempio: | Cr. 9. 100. 1. E se alcuna volta nell'aria disperse sono (le pecchie)
con cembali, e suoni si riducono in un luogo. |
Esempio: | Varch. Ercol. 267. I cemboli ancora, i quali hanno i sonagli.
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Definiz: | §. I. In proverb. Andar col cembalo in colombaia, che vale Pubblicare i proprj fatti, quando e'
doverebbono esser tenuti segreti. Lat. propria arcana vulgare. Gr.
τὸ ἑαυτοῦ
ἀπόῤῥητον
διαλαλεῖν. |
Esempio: | Salv. Spin. E' si troverrà modo, che senza andar col cembalo in colombaia ec.
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Esempio: | Cecch. Mogl. 4. 1. Oh tu mi faresti andar, ti so dire, col cembalo in colombaia.
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Esempio: | Varch. Suoc. 1. 1. In maneggi così fatti bisogna procedere molto cautamente, e non
andare col cembalo in colombaia. |
Definiz: | §. II. Figura da cembali, dicesi d'Uomo di poco garbo, o deforme, per esser dipinti i cembali per
lo più di figure mal fatte. Lat. homo inficetus. Gr. ἄκομψος. |
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